La Fondazione Smith Kline ha partecipato all’incontro: “Sanità pubblica e Giustizia che si è tenuto a Verona, Palazzo della Gran Guardia il 7 ottobre 2016.
L’evento, organizzato dall’Azienda ULSS 20 di Verona in collaborazione con la Società Italiana di Igiene e Medicina Preventiva (SItI) – sezione Triveneto, è stato un momento di riflessione sui temi della prevenzione, in particolare sui rapporti fra magistratura e medicina, a partire da casi recenti di interesse regionale e nazionale.
Chi si occupa di sanità pubblica deve sapere che in questo Paese, a differenza di altri, si troverà , molto probabilmente, prima o poi, a confrontarsi con la Magistratura e che questa istituzione condivide spesso con la cultura media nazionale una scarsa considerazione verso l’evidenza scientifica.
La diffidenza o, per lo meno, l’indifferenza del contesto culturale italiano verso le regole scientifiche delle prove di efficacia coinvolge strati ben più vasti della nostra società rispetto alla sola Magistratura, in primis la classe politica ed i media. Il peso che la Magistratura esercita nel contesto sociale fa sì, però, che, quando questa tenta di sostituire con la sua “verità giudiziaria” ciò che deriva dalle esperienze scientificamente controllate, I danni che ne vengono siano molto pesanti.
Dal Convegno, che descrive alcuni degli episodi più rilevanti di questa “invasione di campo ” (Il siero di Bonifacio, la multiterapia di Bella, il caso Stamina e alcune sentenze sul rapporto fra autismo e vaccini) è emersa l’impressione che gravità e frequenza di questi fenomeni siano in aumento.
Viene, quindi, auspicato che la Magistratura, nell’ambito delle sue regole di autogoverno, ed il Legislatore, nell’ambito della definizione di attribuzione delle competenze di questa materia, intervengano per affrontare positivamente questa situazione.