«L’obesità è la madre del diabete di tipo 2, una pandemia con numeri impressionanti nel mondo e nel nostro Paese. A colpire di più, in Italia, è proprio la diseguaglianza sociale ed economica che l’accompagna: l’obesità colpisce soprattutto nelle Regioni meridionali, tra le classi meno abbienti e meno culturalmente dotate. La crescita del diabete è una delle sue ricadute immediate»!
Con questa dichiarazione rilasciata da Domenico Cucinotta, Direttore del dipartimento di medicina clinica e sperimentale dell’Università di Messina e coordinatore del report allegato che è stato presentato a Roma il 17 aprile, si sottolinea come, ancora una volta i determinanti sociali, culturali e di reddito condizionino lo stato di salute della popolazione.
Il Report, per altro, mette in luce come patologie di questa natura possano essere affrontate attraverso programmi di prevenzione orientati a promuovere la cultura di una alimentazione sana ed appropriata, accompagnata dal contrasto a stili di vita sedentari.
E il Prof Cucinotta, conclude: «I destinatari – di queste riflessioni – sono le Istituzioni, a cominciare dalle Regioni che hanno il compito di pianificare interventi corretti, poi il mondo del lavoro e, soprattutto, la scuola, dove c’è la formazione culturale e avvengono gli errori alimentari che portano a obesità. Ed ovviamente in prima linea ci sono anche agli operatori sanitari, MMG in primo luogo. Se vogliamo fare prevenzione, dobbiamo farla a monte».