Sono oltre 30 milioni i sopravvissuti al cancro in tutto il mondo.
Questi soggetti presentano una comparsa precoce e una maggiore incidenza di comorbidità croniche, comprese le endocrinopatie, disfunzione cardiache, osteoporosi, fibrosi polmonare, tumori secondari e maggiore fragilità complessiva, rispetto alla popolazione generale.
La base fondamentale di questi cambiamenti a livello cellulare è però ancora sconosciuta.
A questo proposito, è stata eseguita una ricerca elettronica su Embase, Medline In-Process e altri motori non indicizzati e sul Cochrane Central Register of Controlled Trials, considerando articoli originali riguardanti la biologia cellulare dell’invecchiamento e / o dei meccanismi delle terapie oncologiche, analoghe ai meccanismi di invecchiamento.
In questa ricerca sono stati identificati gli effetti diretti di chemioterapie e radiazioni sulla lunghezza dei telomeri, cellule senescenti, modificazioni epigenetiche e microRNA.
Vengono quindi esaminati i segni distintivi dell’invecchiamento rispetto agli effetti delle terapie contro il cancro.
Le comorbidità a lungo termine sono state riscontrate in sopravvissuti al cancro confrontando i fenotipi dell’invecchiamento con il probabile risultato dell’interazione tra esposizione terapeutica e la biologia di fondo dell’invecchiamento.
Follow-up a lungo termine dei sopravvissuti al cancro e ricerca sulla prevenzione, sono le strategie che dovrebbero essere perseguite per aumentare la lunghezza e qualità della vita tra la crescente popolazione dei sopravvissuti al cancro.
» ESMO Open: “Biology of premature ageing in survivors of cancer”