La sfida del contrasto alla febbre tifoide umana è stata descritta per la prima volta nel 1896 da Wright, che ha vaccinato due uomini contro la febbre tifoide e ha sfidato quella che è stata allora conosciuta come Salmonella typhosa.
Mentre i modelli sperimentali sono a volte controversi, in realtà offrono un enorme potenziale per studiare la patogenesi della malattia e per accelerare lo sviluppo del vaccino, in particolare nei patogeni limitati all’uomo come Salmonella enterica serovar typhi.
Mentre il cosiddetto “Maryland model” per combattere il tifo, impiegato dal 1952 al 1974, ha portato a conoscenze sulla febbre tifoide e ha facilitato lo sviluppo del vaccino tifo attenuato vivo Ty21a, ora un modello di sfida al tifo del ventunesimo secolo, è stato sviluppato dal gruppo di Oxford.
Ciò mette in evidenza la necessità delle prove di fase 3 e 4, la prima delle quali dovrebbe essere avviata in Asia alla fine del 2017 dal Typhoid Vaccine Acceleration Consortium (TyVAC), una partnership tra l’Università di Maryland, l’Università di Oxford e PATH, finanziato dalla Bill & Melinda Gates Foundation. Tuttavia, dato che ci vorranno alcuni anni prima che tali prove sul campo siano validate, i risultati dello studio di Jin e colleghi sono utilizzabili subito e ottimizzano il fatto che un nuovo strumento efficace sia diventato disponibile per aiutare a controllare il tifo nelle popolazioni iperendemiche.
» The Lancet: “Typhoid vaccine development with a human challenge model”